UOMINI SELVAGGI (WILD ROVERS) |
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di Blake Edwards, con William Holden, Ryan O'Neal, Karl Malden, Lynn Carlin, Tom Skerritt
(Stati Uniti, 1971)
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Dai tempi brillanti, assurdi, sofisticati e divertenti di WHAT'S NEW PUSSYCAT? Blake Edwards è passato alle assolate, come si usa dire, pianure del West. Perché non si capisce tanto bene. O meglio, forse sì. Per trasporre quello stesso humour, quel gusto per la commedia eccentrica e leggermente svitata dai party nuovayorkesi alle vicende ritenute un po' troppo stereotipate dei cowboy. Tuttavia, ciò che riusciva così magnificamente a George Hill in BUTCH CASSIDY AND THE SUNDANCE KID (rovesciare i valori di eroismo, ficcarci l'assurdo, la comicità, togliere la polvere per sostituirvi la grazia e l'eleganza), tutto questo non riesce al nostro Edwards, che perde buona parte delle sue non indifferenti qualità lungo il tragitto.
Innanzitutto, per riuscire il giochetto occorrevano degli attori un po' meno legnosi di William Holden, e del suo amico Love Story. Eppoi, per attaccarsi al West, occorre un senso del tragico e dell'eroico che, qualunque sia il tono del racconto, anche comico, deve imporsi per sposarsi al paesaggio, all'ambiente. Le idee di Edwards, quel passare dalla farsa alla tragedia, dalla leggerezza alla gravità, dal sorriso alla riflessione rimangono ahimè nella carta.
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Il film in Internet (Google)
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Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
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capolavoro
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da vedere eventualmente
da evitare
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